Poeti dal mondo, Anne Paulet, Francia

p1040851

Paesaggio buca quadro

Lagarde!
Gli occhi che sono visti
fanno vedere ciò che non è visto
da chi li guarda

A proposito del dipinto «Paesaggio buca quadro» di Jean-Roman Lagarde.
Testo tratto dal libro « Pourquoi j’ai choisi le nombre d’or: L’art et les matières» , éditions L’An Demain, 2015

*

Le Tre Grazie

Compagne di Venere, amiche d’Ishtar, cosa c’è dietro l’apparenza?
È veramente la realtà?
- Non c’è niente, non vi si nasconde nulla… Credendoci nude, siamo noi che ci muriamo. Separando gli elementi , noi sposiamo le origini e creiamo le fusioni. Prendiamo come cosa acquisita la verità così formata.
Ma restiamo senza veli, e mistifichiamo.
Il tempo, senza dubbio, è il nostro limite. E per ciò che è a suo piacimento…
È l’ultimo momento che decide o la grazia di ogni istante ?
Perché dunque una cosa avrà più peso di un’altra sull’implacabile curva del tempo ?
Poiché più gli anni passano e più il tempo appare meno lungo.
Attendendo la rinascita dell’uno,
Noi, Le Tre Grazie,
Aglaia, Eufrosine e Talia,
Noi danziamo.

A proposito del disegno « Le Tre Grazie» di Jean-Romain Lagarde.
Testo tratto dal libro « Pourquoi j’ai choisi le nombre d’or: L’art et les matières », éditions L’An Demain, 2015

*

L’Uomo e la Scienza

Che cosa mi dici riguardo ai tesori del Principe quando su sentieri sconosciuti, l’artista, il ricercatore, il filosofo interrogano incessantemente gli indizi della vita? E se l’autenticità della loro ricerca non prova la genialità delle loro invenzioni, si può avanzare. almeno, l’ipotesi che essa ne costituisce spesso l’impulso originale , necessario per le loro creazioni, le loro composizioni. Calcolare senza calcoli forse è l’approccio più corretto della realtà. I momenti più belli come le grandi invenzioni sono quelli dove ci si slancia senza obblighi.

A proposito di « L ‘Homme et la science », una scultura di Jean-Roman Lagarde.
Testo tratto dal libro « Pourquoi j’ai choisi le nombre d’or: L’art et les matières, éditions L’An Demain, 2015

89

Di origine sarda (Barbagia) per parte di madre e delle Cevenne per parte di padre, Anne Paulet è nata a Alès-en-Cévennes nel 1971.
Il suo percorso è atipico: sedotta dalla cultura, s’interessa ben presto alla letteratura e alle arti . Dopo numerosi e prolungati soggiorni a Parigi e a Nîmes parte per vivere a Roma all’età di 20 anni.
Al ritorno in Francia, il suo gusto marcato per la parola e la sua viva curiosità la spingono a fare molteplici mestieri.
“Mercenaire du livre” non classificabile, le sue varie collaborazioni con librai la conducono in poco tempo ad abbracciare la bibliofilia e la scrittura per indagarne e individuarne gli strumenti .
Parallelamente alle sue attività professionali e coerentemente alle sue ricerche personali ella studia Storia (Toulouse), psicologia (Tours), si forma alla PAO, la gestione dei progetti (Montpellier), la biblioteconomia et la gestione della banca dati (Béziers).
Prolifica negli scambi e negli incontri , non identificandosi in nessuna scuola, attualmente è consacrata alla scrittura per dare ai suoi lavori di ricerca personale la sistemazione complessiva (storiografia, letteratura e poesia principalmente).

Percorso professionale
Responsabile di strutture alberghiere; insegnante; aiuto al reclutamento per delle grandi società; collaboratrice per l’organizzazione di eventi culturali ( Premi letterari, feste del libro ); presentatrice e animatrice per esposizioni; bibliotecaria…
Dopo un’esperienza di Incarico di Missione in un centro penitenziario nel 2010, diventa consigliera per lo sviluppo di progetti associativi a vocazione artistica o pedagogica.
Lavora inoltre come addetta alla comunicazione nel settore dell’editoria (Les Flamboyants d’Uzès), Presse (Languedoc Art Presse), NTCI (gestione informatica, cyber-documentarista e redattrice di articoli) come anche per la promozione dell’illustrazione per i giovani (La Petite Boutique des Illustrateurs), o ancora come Addetta stampa per le strutture della creazione e diffusione di spettacoli dal vivo.
Eclettica, vagabonda e insaziabile , con un gusto spiccato per la fitologia, per i sapori, i colori e le usanze culinarie sparse per il mondo, si cimenta a lungo anche nel campo delle spezie e degli aromi naturali considerati rari , accanto ai più grandi chef di Parigi.
Cofondatrice nel 2015 dell’Associazione Va de soi situata a Montpellier e specializzata nella scrittura , ha lavorato allo sviluppo di una compagnia del teatro (Le Théâtre de l’Hyménée) collocata a Lagrasse (Aude).
La Paulet divide il suo tempo tra l’Hérault dove risiede e le Cevenne a cui rimane legata.

(Traduzione di Enzina Sirianni)

Français