Mondovì dalle cinque cattedrali

Facciata della cattedrale attuale

Facciata della cattedrale attuale

SILVIA PIO

I Monregalesi sanno che precedentemente all’attuale esisteva una cattedrale più antica sulla parte opposta del Monte Regale, fatta abbattere nel XVI secolo dal duca Emanuele Filiberto di Savoia, nonostante il parere contrario dei cittadini, per costruire la Cittadella fortificata. Ma sono in pochi a sapere che le cattedrali cittadine sono state in totale cinque, tre che hanno usato edifici preesistenti e due costruite allo scopo, sempre dedicate a San Donato (di Arezzo, vescovo e martire).

Un volume esaustivo sulle cattedrali è uscito all’inizio dell’anno a cura del Centro Studi Monregalesi con il titolo “Mondovì – una città e le sue cattedrali (1388 – 2015), con introduzione di Lorenzo Mamino, uno degli autori, che riportiamo di seguito.

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Il saggio si compone di tre interventi. “In principio era San Donato: migrazioni di chiese e ridefinizione del tessuto religioso a Mondovì fra Medioevo e prima Età Moderna” dello storico Giancarlo Comino; “Le cattedrali rimaste, sui due colli meridionale e settentrionale del Monte” dell’architetto Lorenzo Mamino e “La decorazione della cattedrale di Mondovì” di Walter Canavesio, già ispettore della Soprintendenza ai Beni culturali.

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Il libro è stato presentato il 22 luglio scorso presso la Sala delle Lauree in Vescovado a Mondovì (gremita di pubblico), con gli interventi degli autori coordinati da Micaela Viglino, ordinaria di Storia dell’Architettura del Politecnico di Torino. Nella stessa occasione è stata inaugurata una mostra fotografica che ha documentato i lavori di restauro e recupero degli affreschi delle navate dell’attuale cattedrale, terminati due anni fa. La mostra è intitolata “La Cattedrale di San Donato – immagini di un restauro” e si ripropone di narrare, in un percorso costruito da circa 80 fotografie, il restauro della Cattedrale monregalese, mostrando scorci noti e meno noti, ardite prospettive e dettagli altrimenti invisibili al visitatore, interpretati secondo le personali sensibilità degli autori Tancredi Bruno di Clarafond, monregalese, già Prefetto di Cremona, e Fabrizio Bragantini, cremonese, entrambi tra i fondatori del Collettivo Fotografico “GFP” di Cremona.

La prof.ssa Michaela Viglino con il presidente del Centro Studi Monregalesi Teresio Sordo

La prof.ssa Michaela Viglino con il presidente del Centro Studi Monregalesi Teresio Sordo

Per portare a termine questo progetto, gli autori hanno impiegato tecniche fotografiche diverse in centinaia di scatti portati a compimento durante numerose giornate passate esplorando la Cattedrale ed affiancando, quando possibile, i restauratori durante il loro lavoro di recupero degli affreschi che ornano le navate.
La mostra, ospitata presso la Sala Multimediale della Cattedrale, sarà aperta nei sabati e nelle domeniche fino al 15 agosto (10-12 e 16,30-19).

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