Poeti dal mondo, Jonatán Reyes, Porto Rico

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COLLAGE

Adesso che so da dove vieni:
mi sono messo il mio miglior pigiama
e non importa che oggi non sia nessun giorno
e che il cimitero continua a straripare
perché ho pronto il pomeriggio
i gigli e i movimenti
le fragranze rotte, le eclissi ostinate
le poesie mutanti
e mi sono sbarbato la notte intera dalla faccia
ho spolverato quasi tutto
per essere il fuggitivo sporco d’ombra
sempre al tuo fianco.

*

ARACENTO

Ogni estate che passa
qualcosa in te cambia
la composizione delle foglie
alterano la brezza
questa brezza scombussola la luce
la luce reinventa l’immaginazione

Ogni estate che passa
qualcosa in te è diverso
il cielo marcisce
o allunga il suo azzurro sull’infinito.

Mi mancano i nostri giri al fiume
dove eravamo soliti raccontarci storie
o morire di nascosto
dove ti ho adorato
sinistro pomeriggio come mai prima

Ogni estate che passa
qualcosa in te
il mio inverno soffre
come un brillare sgozzato
che ondeggia sulle onde
un riflesso sconvolto

(Traduzione di Antonio Nazzaro)
Poesie tratte dalla raccolta Filmina, finalista del premio “Pilar Fernández Labrador”.

*

MEMORABILIA

Non mi piace la rima né la melodia; non so ballare
sono nato molto stanco per cominciare a ballare dal nulla
ma posso manovrare la mia caduta al suolo
per dissimulare un attacco di nervi, di vita, e di sole
un attacco d’oceano aggravando la marea nel mio sangue
(mentre in lontananza) un mambo
facendo capitomboli fuoriesce dai frutti,
ed io non sono nulla, sono una danza.

Inetto mi affaccio a questa strada rotta
dove nascemmo spuma, diafani
giocando a nascondino e all’esilio
dove le streghe invertono la loro magia per prendere incensi
ed un jazz suona ebbro all’alba fino a perdere i colori,
dove un cane dalmata disordina tutte le sue macchie
con cadenza e rabbia, e gli orologi sbavano latte d’ombra.
E simulavamo d’esser felici
poco lontano il mare agita tutti i suoi incantesimi
arriva un autunno da Halloween, da cartolina, dislessico
spargendo la pelle delle foglie
scompigliando la diaspora dei tramonti
alterando l’alchimia del salnitro e della nostalgia.

La cena maledetta dell’alba dove sono servite le scene
le amarillidi decorate di polvere
i fantasmi bevono il pianto amorfo delle pietre
complici di ogni giubilo e di ogni crimine
mentre organizzano il mio primo collasso
fra gli accordi rotti del vento
la ravenala palpita
(bombarda a colpi la luce)
e fra la spazzatura raffinando la forma precisa della bellezza
non abbiamo più saputo di noi stessi.

*

SPUMA

Ho appreso la lingua intrinseca dei corvi
Ho visto il mio sangue mescolarsi con il mare

tutto perso verso il bianco

ho sentito il traffico illegale delle eclissi
le vecchie immagini rivoltando la solitudine
come un amaro concetto di collagene

ti invoco, ogni tanto
evidenziando l’assoluto,

e tutto assorto verso il bianco.

(Traduzione di Stefania Di Leo)

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Jonatán Reyes, poeta e editore, è nato a San Juan, Porto Rico. Ha pubblicato, con lo pseudonimo Jonatan Medusa, la “plaqueta”* Hologramas Exiliados (2012) e i libri Actias Luna (2013), Aduana (2014) e Sunny Sonata (2014). Parte della sua opera è stata inclusa in diverse riviste internazionali, tra le quali: “Circulo de Poesía”, “Letralia”, “Revista Almar”, “Perco Poesía”, “Letras en Rebeldía” e “Thraka” (Grecia) e in diverse antologie internazionali (in Colombia, Argentina, Venezuela, Spagna, Grecia, Italia, Brasile, Ecuador, Stati Uniti e Messico), come la Antología de Poetas Latinoamericanos (Imaginante Editorial, Argentina, 2015) e Voces de América Latina (Mediaisla Editores, New York, 2016). Nel 2015, la più recente : Antología de Poetas Latinoamericanos di Imaginante Editorial (Argentina). Ha partecipato a diversi festival e incontri di poesia come il I Incontro Latinoamericano dei Poeti dell’Istmo, il II Festival Internacional de lectura “Agua Dulce Caracola” (Messico, 2015), il IX Festival Internacional de Poesía del Caribe (PoeMaRío)” a Barranquilla, Colombia, e il recente V Festival Latinoamericano de Poesía Città di New York. Nel 2016 è stato finalista al III premio internazionale di poesia “Pilar Fernández Labrador” in Spagna. Recentemente ha ultimato l’ antología bilingüe (spagnolo/portoghese) Del Triángulo de las Bermudas a Lisboa: 18 poetas puertorriqueños, che è stata pubblicata sulla rivista colombiana “Otro Páramo”. La sua poesia è stata tradotta in italiano, greco e portoghese.
*Le “plaquetas” sono solitamente un trittico di poesie a tiratura semplice e artigianale che anticipano un libro di imminente pubblicazione o frammenti della propria opera che uno scrittore vuole diffondere.

(Traduzione della biografia di Raffaella Cianflone, Alisia Vescio, Marialessandra Notaro e Miriam Ferraiuolo, II C Liceo Linguistico “Tommaso Campanella” di Lamezia Terme CZ).
La settimana dello studente per Margutte

A cura di Giuliana Manfredi.

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