Passaggio in Arabia

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Poesie di viaggio, di deserto, di luoghi comuni
SILVIA PIO

Non so parlare che di deserto
perché come nel deserto
dimoro senza riparo
e vago evitando le tagliole dell’esistenza
Vivo come nel deserto
lontano dal ruggito del mondo
e dall’inganno dell’apparenza
come il leone nel suo regno
che fa spettacolo dell’orizzonte in lontananza
Nella maestà della solitudine
dal fondo della coscienza sofferto
risalgono relitti di verità
come città perdute nel deserto

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Arabian Nights

All’arrivo non senti
che un ardore diverso
ma il tuo corpo ancora non sa
in quale tormento
verrà rapito nel tropico stanco
Poi compare la mente
carovana ondeggiante
e trascina la tua storia fallita
la tua storia sfumata
nell’incanto di adesso
Al finire delle luci infinite
nell’immenso silenzio
dal buio s’avanza
un sogno che allaga intenso
Tra le dune dell’animo umano
nel deserto del nostro destino
il deserto là fuori è un giardino

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Al vagabondo vero felicità è il viaggio
non per fuggire ma per cercare
in terra di ostile accesso
senza sosta si sposta
ad afferrare la prospettiva giusta
Nell’essenza del deserto
in un mondo diverso approda
di fonti nell’arsura
di interiore architettura
nel fondo divino di se stesso

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Io qui amo del deserto il ricordo
e dietro i vetri di brina
una carovana ancora inseguo
di desideri e disincanti
La duna di allora oggi è collina
ma uguale la fiumana d’umore
e l’attesa tuttora in fiore
Ancora lontana la terra promessa
non lenita la ressa d’oriente
qui dentro sultana è la resa
fatta di niente

Da Passaggio in Arabia, Del Bucchia Editore 2012. Prefazione di Gabriella Mongardi. Copertina di Gianni Bava.

Copertina

Il viaggio e il deserto in “Passaggio in Arabia”

Le foto di questo articolo sono di Bruna Bonino.