Buona agricoltura e consumatori consapevoli

Un incontro possibile

P1030319

Inizio lavori (Foto di Claudio Boasso)

ATTILIO IANNIELLO
Domenica 2 ottobre 2016 nella sala di lettura “Alessandro Gioda” del Comizio Agrario di Mondovì, su invito dello stesso si sono incontrati alcuni Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) della provincia di Cuneo e alcuni agricoltori.
Ha introdotto i lavori della mattinata Attilio Ianniello, vice presidente del Comizio Agrario, portando i saluti del presidente Oreste Bertola e del Consiglio direttivo dell’Ente agrario monregalese. Ha in seguito esposto brevemente il motivo dell’invito ai GAS ed ai produttori, ripercorrendo per cenni le motivazioni storiche del rapporto tra Comizio Agrario, agricoltori e consumatori a partire dalla costituzione del Comizio stesso avvenuta il 25 maggio 1867.
Giuseppe Marabotto, contadino e socio del Comizio, ha preso quindi la parola soffermandosi sull’importanza del rapporto agricoltori e cittadini con l’obiettivo di recuperare una relazione virtuosa che permetta agli agricoltori (in particolare alle piccole e medie aziende agricole) di poter vendere i propri prodotti “buoni, puliti e giusti” ignorati dal mercato sempre più condizionato dalla filosofia economica della grande distribuzione organizzata, ed ai consumatori di poter partecipare in prima persona alla difesa e promozione della biodiversità recuperando sapori, approfondendo il rapporto col territorio e pagando i prodotti agricoli ad un prezzo equo e possibilmente alla portata di tutti i portafogli.

P1030324

Da sinistra: Roberto Schellino e Attilio Ianniello (Foto di Claudio Boasso)

Roberto Schellino, referente dell’Associazione Rurale Italiana, ha esordito facendo chiarezza sulle varie sigle attualmente presenti del gruppi di acquisto. GA (gruppi di acquisto), GAP (gruppi di acquisto popolari), GAS (Gruppi di acquisto solidali) e CSA (Community Supported Agriculture _ Agricoltura supportata dalla comunità del territorio).
Il particolare ha voluto porre l’attenzione dei presenti sul termine SOLIDALE dei GAS.
Un termine che implica nella sua più profonda declinazione una vera relazione tra il cittadino consum/attore e l’agricoltore che porta entrambi fuori dalle pastoie della logica del mercato e dello scambio di merce.
Ha in seguito presentato l’esperienza in itinere della Valle Stura di Demonte di agricoltura di comunità: orti sociali, attivazione dei cittadini della valle, agricoltura come elemento di lavoro e socializzazione, la forza del collettivo, il recupero delle terre abbandonate.
Ha anche invitato i presenti a partecipare nella mattinata di sabato 8 ottobre p.v. a Demonte all’incontro con l’esperienza dei GAP di Lodi (MI).
Patrizia Magliano, presidente della Cooperativa Sociale Caracol, ha aperto il proprio intervento richiamando l’attenzione dei presenti sulla cultura essenzialmente rurale del territorio monregalese ma anche di tutta la provincia di Cuneo. Una cultura si sta progressivamente svuotando di forti contenuti e valori rischiando di essere confinata nel folklore.
Brevemente presenta il suo lavoro nel monitorare le nuove povertà che segnano non solamente i cittadini ma anche il mondo agricolo e in particolare i giovani.
Auspica che da incontri come quello odierno nasca la spinta a coinvolgere le comunità, a far interrogare le comunità stesse; far prendere coscienza ad un maggior numero possibili di persone che possono indirizzare il mercato (far politica col portafoglio); far parlare tra loro le persone ed aiutarle ad organizzarsi.

P1030323

Da sinistra: Vincenzo (Cino) Marsupino, Giuseppe Marabotto, Roberto Schellino, Attilio Ianniello
(Foto Claudio Boasso)

Nella seconda parte della mattinata intervengono i rappresentanti dei GAS presenti:
GAS “La Torre” di Alba – Cristina Miscali: il GAS è nato otto anni fa nell’ambito della Cooperativa libraria “La Torre”; ne fanno parte 95 soci che sono in contatto con una quarantina di agricoltori e altri fornitori.
GAS “Gaspaccio” di Cuneo – Alessandra Gondolo: il GAS oltre a interagire con produttori agricoli locali e non (arance, formaggio Parmigiano) è associato alla Bottega di commercio equo e solidale “Quielà” di Boves.
GAS “Checevo” di Cuneo – Paolo Riberi: il GAS è nato dall’associazione “Compartir”, a sua volta nata nell’ambito di una esperienza solidale a Cami in Bolivia. I soci si ritrovano presso la Bottega del commercio equo e solidale “Checevo” situata nei locali della parrocchia dei Salesiani di Cuneo.
GAS “Familygas” di Mondovì – Raffaella Poggio, Nadia Avagnina, Claudio Boasso: Il GAS è nato da un gruppo di giovani famiglie che si riunivano in ambiti parrocchiali. Il percorso storico del GAS li ha poi portati ad allargare la propria base sociale (120 famiglie) anche a persone non frequentanti le parrocchie. Oltre a curare i rapporti con gli agricoltori e fornitori, attraverso l’organizzazione di gite, cene, etc. si cerca di incrementare la conoscenza e l’amicizia tra i soci. Collabora con la Caritas cittadina e dall’anno sociale 2015-2016 in collaborazione con l’Associazione “Mondoqui” ha dato in gestione gli ordini, l’acquisto e la consegna di arance di una cooperativa siciliana a due giovani monregalesi (un italiano e un rifugiato) grazie ad un accordo con la cooperativa stessa che dà una piccola percentuale del costo a questo servizio offerto dai giovani.
GAS “Il Pane e le Rose” – Silvia Pio, Fabrizio Ascheri, Leonardo Sito: Il GAS nasce ufficialmente dieci anni fa, ma già da tempo un gruppo di persone organizzavano acquisti collettivi. È un piccolo GAS (25 soci) che cerca di coniugare acquisti con la diffusione di cultura ed impegno politico e sociale.
***
Non hanno potuto partecipare ma hanno dato l’adesione all’incontro il GAS “Ventafelu” di Cuneo e il GAS di Saluzzo nella persona di Walter Vassallo dell’associazione “Tatawelo”.
***
Intervengono alcuni produttori Matteo Musso (descrizione azienda biologica di Magliano Alpi, distinzione tra biologico certificato e non, importanza rapporto consumatori agricoltori); Michele Baracco, pastore di Frabosa Sottana (produzione formaggio azienda Cascina Frescu, importanza relazione con i consumatori per avere un minimo di sicurezza e continuità nella produzione e vendita), Paolo Canavese (associazione piccoli allevatori razza bovina Piemontese “La piccola” di Priero, Comunità del cibo “Custodi dei pascoli marginali” della Condotta Slow Food monregalese; produzione carne di qualità, attenzione a mangimi privi di OGM, difesa del territorio dell’Alta Langa e dell’Appennino Ligure di cui fanno parte i soci dell’associazione); Fabrizio Fontana (“Comunità dei custodi dei castagneti della Valle Mongia” racconta che ha iniziato a pulire vecchi castagneti in località Viola Castello per trarne una produzione futura di castagne)
Segue un interessante dibattito in cui emerge la volontà di creare un’organizzazione leggera e non burocratica, ma efficiente, tra i vari GAS della provincia e gli agricoltori, iniziare un processo di ulteriore conoscenza e collaborazione.
Viene proposto anche, quando sia possibile intrecciare rapporti collaborativi con l’Università, analisi a campione dei prodotti agricoli acquistati; vedere come sia possibile sollevare da problemi di carattere giuridico assicurativo proprietari che, per ragioni di impossibilità ad operare, offrono, per esempio, il loro bosco per la raccolta delle castagne e volontari che si offrono per la raccolta stessa.
In conclusione ed in estrema sintesi si decide di iniziare il percorso di conoscenza e collaborazione implementando gli aspetti culturali e di consapevolezza di cosa sia un GAS, di come sia importante intrecciare non solamente rapporti di tipo commerciale con gli agricoltori, ma vere e proprie relazioni anche attraverso una eventuale partecipazione ai rischi che la produzione può avere per ragioni meteorologiche e di malattie infestanti.
Per questo si è pensato di raccogliere in un futuro prossimo (il più prossimo possibile come alcuni hanno affermato) anche attraverso una breve intervista, la storia, il funzionamento e le modalità di scelta degli agricoltori e dei fornitori di ogni singolo GAS; iniziare a presentare, per conoscerle, nei nostri territori storie e modalità di intervento di GAS di altre province e regioni; infine di trovare modalità per coinvolgere maggiormente tutti i soci dei GAS e agricoltori alla partecipazione e a scelte condivise.

L’articolo è originariamente apparso su https://gasilpaneelerose.wordpress.com/