Il linguaggio della musica classica

Beethoven op.111

UMBERTO BECCARIA.

La mia scelta di inaugurare una rubrica che parli prettamente di musica classica e di tutte le questioni che la riguardano nasce dal bisogno e dal desiderio di condividere pensieri e riflessioni sulla musica d’arte che spesso viene ignorata o ascoltata in modo superficiale. Certamente il linguaggio musicale non è oggettivo o universale: il piacere nell’ascoltare una composizione deriva in primo luogo dalle emozioni che una determinata melodia suscita in ogni individuo. Si tratta dunque di una materia estremamente fluida e soggettiva. Oltre all’aspetto melodico è necessario però soffermarsi su molti altri caratteri della musica colta che influenzano l’ascolto rendendolo più consapevole. Elementi quali l’armonia, il ritmo, la melodia, il carattere, il contesto storico, i pensieri e le volontà degli autori, sono di fondamentale importanza per la comprensione profonda di opere d’arte così complesse. Nella mia rubrica analizzerò opere di diversi periodi e stili, parlerò degli elementi che costituiscono la musica in generale, tratterò epoche differenti. Nella certezza che la musica classica possa entrare nella vita di ogni uomo e possa arricchire ogni anima. Non esitate a contattarmi per qualsiasi richiesta o suggerimento (um.bi96@live.it).

 

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