Un modo di percepire l’esistenza

La poesia di Inma J. Ferrero

Recital poemario nocturno
Petali marci (Da Adagio ma non troppo)

Ora
restano solo i fiori,
un ramo senza vita
in agonia tra petali marci.

Le pareti sbiadite
rubano gli ultimi
raggi di questo bacio
che grida il suo respiro.

L’eco dei tuoi passi
riecheggia ancora
su questo ostile pavimento
di legno.

Il tuo profumo
sorride
con la serenità
dell’oblio.

Si è sfocata
la tua immagine
dall’altro lato della strada.

La pioggia ha cancellato
la tua ombra,
non esisti più
in questa strana
nostalgia
che tenta
di incontrarti.

La porta cigola
la tua assenza
in un lamento di cardini.

E io?
Che ne sarà di me
in questa stanza
che non deve sopravviverti?

***

Grido (Da El amanecer en este sombrío)

Ormai non bacerò
questa stella
perchè ho
paura.

Né lascerò
che il domani
nasconda i miei sogni
vestendoli di aurora.

Non passeggierò
con la parola
morta tra le labbra,
stretta
da denti
che affogano il pianto
affrettandone
l’angoscia.

Cadrò
nella mia anima
scagliando
mille versi,
comprenderà
il mio respiro.

Sosterrà
il fedele guaito
nella portata
del mio sguardo.

Mi sveglierò…
L’orizzonte
si avvicina
e le mie mani
sono roveri
che si allungano
verso il cielo.

Non sarò ombra
in questo sterile terreno
spoglio,
né cuore
agitato
né collera
di un sospiro
che comincia
ad avvvizzire.
Sarò bacio
che sommerso
di spine
mai soccombe,
e avvolto in cocciniglia
bacia il labbro
che tra le gioie
sorride.

© 2014 Inma J. Ferrero

(Traduzione di Giuliana Manfredi)

Inma J  Ferrero

Inma J. Ferrero (Madrid, 1977) studia Filologia Ispanica ed è poetessa.  Membro di “Letras de Encuentro”, “Red de escritores”, “RedPoema”, “Yo soy poeta”, “Netwriters”, “Soypoeta.com”, ALIAR (Associazione Letteraria e Artistica) e cofondatrice della revista Poemas al Oído e dell’ Ensemble Ars Lyricum è anche collaboratrice dell’“Universo la Maga” e della sezione“Apuntes del verso” nel programma ”Poesía y más” dell’emittente radio Onda Úbeda.

Ha pubblicato le raccolte poetiche El leve suspiro de un poema (Ed. Bubok. 2012), Égloga del pétalo dormido (Ed. Bubok 2013), Poemario Nocturno (Ed. Seleer 2013), El amanecer en este sombrío (MRV Editor Independiente 2014), Geografía Inversa (MRV Editor Independiente 2015).

Nel 2012 il compositore Agustín Barahona, musica una delle poesie della raccolta Como pluma al tiempo; quest’opera, che porta il titolo ¿Qué negra maraña?, è stata interpretata nella versione per voce e piano dalla soprano Marta del Barrio e dal pianista e compositore Agustín Barahona, in un recital dell’aprile 2013. Nel medesimo anno, il compositore Massimo Montagna compone il pezzo Tu solar per accompagnare la lettura della poesia Eres Solar, inclusa nel Poemario Nocturno.

Nel 2014, il compositore Aimé Lambert compone il pezzo El paisaje de Andalucía ispirato alla poesia Reloj sin sonido, contenuta nella raccolta El amanecer en este sombrío, per essere eseguito durante la lettura dei versi. In giugno dello stesso anno il compositore Ilio Volante musica la poesia La ambición de un verso versi inclusi nella Geografía Inversa, pezzo interpretato dal soprano Alessia Thais Berardi (prima versione). In settembre recita la sua poesia Ruido, della raccolta El amanecer en este sombrío, con il sottofondo musicale Le rossignol de Madrid del compositoreAimé Lambert. In ottobre recita El confin de los labios, della raccolta El amanecer en este sombrío, con le note di Passi nel silenzio del compositore Maurizio Balzola. In novembre recita Pétalos marchitos, inclusa in Adagio ma non troppo, con il pezzo per pianoforte Mouvements de l’âme del compositore Boris Kosak.

Nel Marzo del 2015, il compositore Ilio Volante musica la poesia A veces persigo tu sombra della raccolta El amanecer en este sombrío.

ventussempervolat@hotmail.com
http://www.latintadelpoema.com

Quando e come si è avvicinata alla poesia?
Ho iniziato a scrivere all’età di 12 anni mentre leggevo “Ancia” del poetaBlas de Otero.
Mi attrassero il ritmo e la cadenza, la musica di quei versi che scorrevano angosciosamente cercando una risposta che non si trova e che forse non si troverà mai.

Cos’è la poesia per lei?
Un modo di percepire l’esistenza, di restare in essa e sentirmi viva.