LORENZO BARBERIS.
Domenica scorsa, il 18 ottobre, si è svolta a Mondovì Piazza la seconda edizione di “Via Vico delle Arti”, interessante manifestazione artistica organizzata da Artré e Amici di Piazza, due associazioni culturali operanti a Piazza, la prima nuovissima, la seconda storica, in una positiva cooperazione per la rinascita del borgo storico.
Una prima edizione del “Vico delle Arti” si era già tenuta quest’estate, ad agosto, nel contesto della Mostra dell’Artigianato Artistico, la principale manifestazione estiva monregalese (vedi qui); un secondo appuntamento era previsto già per settembre, poi slittato per sovrapposizioni, e si è quindi svolto questo appuntamento ottobrino. Come si può vedere, pur senza il traino della manifestazione e del clima estivo, il successo di pubblico è stato decisamente buono, a dimostrazione che Mondovì Piazza è una cornice che può funzionare come contenitore artistico e culturale.
Le recenti installazioni di LocalArt (evento in cui anch’io ho avuto un piccolissimo ruolo: vedi qui), segnate da una certa cripticità, hanno così convissuto con un arte più “locale”, che è stata però anch’essa in grado di “risignificare”, a suo modo, il borgo storico.
La cosa che più ho apprezzato in questa manifestazione è stato il taglio più “moderno” delle opere esposte, superando una certa tautologia che vede la magnifica cornice gotico-barocca di Piazza come scenario per opere di un realismo estremamente tradizionalista, legata all’”Eterno Ottocento”, che talvolta oltretutto ne riproducono gli scorci (o altri contigui). Mi è piaciuto di più invece il confronto s-Piazzante con l’arte nuova che sta, a suo modo, emergendo in città negli ultimi tempi.
Molti gli autori proposti, tanto che non riuscirò credo a dire qualcosa di ognuno: interessante ad esempio Katia Sorasio, che non conoscevo (qui il sito).
Persea
Micio HC
Altri autori sono invece gradite conferme, come le sculture ceramiche di Persea o le foto di Micio HC, che ha anche imbastito una performance sonora che è stato uno dei momenti qualificanti dell’evento (anche la bella vetrina d’antiquario qui sopra richiamava, volendo, il momento musicale del progetto).
I giovani artisti di ArtAtelier, collegati alla scena locale dei Writers e della Street Art, hanno invece realizzato una performance di Action Painting che è stata poi esposta sulla facciata dell’Antico Palazzo di Città.
Ciro Buttari
Daniela Guggisberg
Daniele Aletti
La scultura era rappresentata dalle opere di Daniele Aletti, Ciro Buttari, Daniela Guggisberg, tra le quali mi ha particolarmente colpito questa sorta di “vite molle alla Dalì” di Aletti e la “barca” (a me, di primo acchito, era venuta “una gondola”, per la forma allungata) della Guggisberg. Di Ciro Buttari invece ho potuto apprezzare le teste in marmo, vagamente “alla Modigliani”, che non conoscevo.
Micaela Calliero
Papito Painter
Mogg
Daniele Agueli
Eleonora Visconti
Fabri Braz
Luca Pellizzari
Luciano Penco
Molti altri gli autori presenti: tra questi Luciano Penco, Luca Pellizzari, Fabri Braz, il duo artistico dei Mogg, Eleonora Visconti, Daniele Agueli, Papito Painter – con alcuni nuovi pezzi “in oro” – e Micaela Calliero, con le sue nuove “gocce”. Alcuni di questi autori saranno coinvolti in un altro progetto, che presenteremo a breve, e che va a inserirsi, comunque, in questa continuità di progetti di rilancio artistico di Piazza.
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In conclusione, dunque, un evento decisamente interessante, anche per l’intento di dare continuità ad eventi artistici nel borgo storico. L’utilizzo di spazi aperti per l’esposizione d’arte sembra un elemento qualificante, in grado di “portare l’arte” in mezzo alla strada che – in un borgo storico pregiato come Mondovì Piazza – “è la migliore galleria del mondo”, come dichiarato da uno degli artisti che ho sentito nel corso dell’esposizione. In più, simmetricamente, queste opere “risignificano” in positivo lo spazio urbano di Piazza, rinnovandone per un giorno l’immagine e sollecitando un nuovo interesse verso il borgo storico (anche creando nuove “photo opportunity” per il visitatore e il turista). Una via quindi positiva, quella del “vico delle Arti”, un’occasione di incontro e confronto, nel segno del bello e dell’arte.
(immagine di copertina: foto Artré, elaborazione mia)