Leonardo – una mostra impossibile

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ELISABETTA MERCURI

Opere d’arte distanti tra loro migliaia di chilometri, perché custodite nei musei di tutto il mondo, nelle collezioni private, nelle Chiese, ecc., (comprendendo oltre alle tele e alle tavole anche gli affreschi), possono oggi essere ammirate in una visione d’insieme senza precedenti.

Prodigi dell’era in cui viviamo: grazie alle nuove tecnologie, la realizzazione di iniziative culturali la cui fruizione diviene accessibile ad un pubblico vastissimo.

Il progetto intitolato “Mostre impossibili”, nato dalla collaborazione tra Rai Radiotelevisione italiana e Ministero per i Beni e le Attività Culturali, risponde a queste premesse. Soprattutto, in considerazione delle crescenti difficoltà che si incontrano da parte dei direttori dei musei a concedere il prestito delle opere nonché dei costi eccessivi delle assicurazioni e delle misure di sicurezza, necessarie per opere di valore inestimabile. Ma anche nella convinzione che queste mostre possano invogliare a recarsi nei luoghi che ospitano i capolavori originali.

Nella città di Vinci (in provincia di Firenze) dove Leonardo nacque il 15 aprile del 1452, l’amministrazione comunale ha aderito al progetto con la suggestiva esposizione “Leonardo – una mostra impossibile”, inaugurata il 10 luglio da Sergio Zavoli e visitabile fino al 1° novembre.

L'Ultima Cena

È la Chiesa di Santa Croce, là dove Leonardo fu battezzato, la cornice dell’allestimento che propone, in riproduzione digitale, i celebri dipinti del genio toscano.

Così spiegano dal Comune di Vinci : «La riproduzione delle opere è stata realizzata a partire da una matrice ad altissima risoluzione, poi digitalizzata, calibrata nei valori di luminosità e cromaticità, quindi trasferita su un supporto omogeneo e trasparente, a grana finissima, delle dimensioni dell’originale. In quanto alla fedeltà delle riproduzioni, questa è certificata da autorevoli storici dell’arte di fama internazionale».

Sono diciassette le opere comprese in questamostra di particolare effetto scenografico: La Gioconda; l’Ultima Cena; Dama con l’ermellino; Testa di donna (La Scapiliata); Ginevra De Benci; Madonna del Garofano; Madonna Benois; Ritratto di Musicante; San Gerolamo; Annunciazione; La Belle Ferronnière; Vergine delle Rocce- Parigi; Madonna con il Bambino e Sant’Anna; Vergine delle Rocce; Bacco; L’Adorazione dei Magi; San Giovanni Battista.

Dama con ermellino

L’evento espositivo, organizzato nell’ambito delle celebrazioni leonardiane 2015,ha ottenuto l’alto patrocinio della Presidenza della Repubblica, i patrocini del Ministero per i Beni e le Attività culturali e del turismo e della regione Toscana, oltre al contributo e l’organizzazione del Comune di Vinci, dell’Associazione internazionale Centro Studi Leonardo da Vinci con sede nella Biblioteca Leonardiana, e della Rai,inoltre ha due sponsor ufficiali di elevato livello con aziende sul territorio come le industrie Bitossi S.p.A. e Sammontana S.p.A.

Nel 2008,a Vinci, una mostra di questo tipo, organizzata con supporti diversi, cioè meno avanzati tecnologicamente rispetto a quelli utilizzati quest’anno, registrò oltre 70mila ingressi.

Finora la Rai ha realizzato le “mostre impossibili” di Raffaello (40 opere), Caravaggio (60 opere) e l’intera opera pittorica di Leonardo.

una panoramica

Proposte in varie città italiane (Roma, Napoli, Torino, Catania, Salerno, Vigevano, Avellino, Vinci, ecc.) e straniere (Chicago, Malta, Santa Cruz), le mostre sono state ampiamente apprezzate da numerosi storici dell’arte (Settis, Strinati, Calvesi, Bologna, Mahon, Fernandez) e sono state visitate da oltre 800mila persone.

http://www.leonardounamostraimpossibile.it/