Una piuma a Babilonia

L’esordio in versi di Enzo Lomanno

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Una piuma a Babilonia
Ostaggi dell’amovibile,
snodiamo bellezza in fumi
come Sangue Serafino
sulle tastiere.
E contro il Metatron
le proprie virtù.
Fuse parole d’arcangeli
tra cemento e sodomia:
evolute sintassi
della prosa umana.
Dal volo di questa salvazione
una piuma ignota a Babilonia
cade nuovamente presuntuosa.
Gemella e traditrice
ci confonde

***

Stesi sopra cigli
Avevamo lacrime
mille orti sulla terra
per piantarci dentro il fango
[stesi sopra cigli
radici su quei colli
immoti ad aspettare]
Dormivamo con tristezza
con saggezza nella neve
giusto il lasso d’un baleno
per illuderci e svelarci
Scivolare senza ombra
o nel tacco di quell’orma
che strofina sulla strada
senza alcuna agitazione
Avevamo il tempo rotto
il piacere del rintocco
un papavero nel cuore

***

Mea Pangea
Negli scorci d’umori grevi
spesso intravedo
la reale sussistenza
Il bilanciare ardito
delle placche di me stesso
Questa Pangea di volontà
pacata serpe scorre fiume e ferro
strofinando nembi e riflessioni dure
Smottamenti sintomatici dell’anima
tra scivolosi acquazzoni ed intemperie
d’amori vischiosi e odi senza fiato
Qui, su questo limo,
nel recesso passo di me medesimo,
il solitario garbuglio della verità
offusca, affoga e poi
svanisce

***

Dell’amata terra
Dell’amata terra
salutai le radici estese,
quella forza e quel calore
sprofondato nella terra
E fui
l’incudine tra i martelli pesanti,
nel distogliermi dal mondo
Fui quell’odore che spesso ci sovviene
all’abbandono d’una croce terrena
Fui quell’odore che spesso ci sovviene
nell’acre ingiustizia degli agnelli
[sacrifici posti a commiato
d’un vivere sereno]
Salutai
Salutai la casa con una mano sul cuore
nel semplice delle ghirlande estive
attraversando il libeccio che a sud ovest
tingeva già di me catrame
Salutai
Salutai senza volto e senza respiro,
quel profumo d’albicocco
che ancora ornava
i miei capelli

La poesia di Enzo Lomanno ha il suono «sommesso delle notti di periferia: / dove cani e tossici sorridono alla luna / e tutto / proprio tutto / smette di assordare». Là, ai margini delle nostre città – come dire ad anni luce dall’ ampollosità dei salotti letterari – dove i contrasti si abbracciano divenendo una cosa sola e «verità o bugia» si confondono, la scintilla poetica da cui ha origine “Una piuma a Babilonia” s’innamora di un dolore «puro e limpido», la sola certezza chiaramente percepibile, «una nota stonata / in un’orchestra appena imbastita». Poesia «dell’essere e non dell’esistere», come bene la definisce Sebastiano A. Patané Ferro nella prefazione, delicatamente crudele, che si muove «tra cemento e sodomia» con la leggerezza di una piuma; quella stessa piuma che torna a cadere sulla nuova Babilonia d’Occidente e il cui volo è sempre più sinonimo di salvazione.
«Enzo Lomanno non è certamente poeta da scrivania», scrive Sebastiano A. Patané Ferro, ma «poeta di “frontiera”, di quelli che l’emozione la devono vivere [...] in quel margine dove s’incontrano amore ed odio, passione e cinismo, lasciando che si mettano a fuoco le dimensioni reali del disagio o del benessere, della gioia come risultato del dolore e viceversa». Una poesia che scaturisce come un fiume in piena dalle stesse strade metropolitane che hanno dato vita al blog “Bibbia d’Asfalto” e all’omonima rivista digitale, di cui Lomanno è ideatore e fondatore.
Copertina di Ksenja Laginja.
Disponibile in tutte le librerie on-line nei formati ePub, Pdf e Mobi per Kindle.
www.matiskloedizioni.com/unapiumaababilonia/

enzolomanno
Redent Enzo Lomanno (Vincenzo Lomanno), nato a Moncalieri nel 1976, vive a Roma. Ha cominciato a scrivere per svago, raramente, poi con sempre maggiore intensità. La poesia è per lui un qualcosa che va al di là di un semplice tratto: è una cura.
Nel 2012 ha fondato il movimento letterario “Bibbia d’Asfalto – Poesia urbana e autostradale”, che ruota attorno al blog omonimo e ai social network, contando oltre un migliaio fra iscritti e lettori. Al movimento hanno aderito diversi autori italiani, insieme ai quali Lomanno promuove diverse iniziative finalizzate alla socialità e all’arte. Da quest’esperienza è nato il quadrimestrale digitale di cultura letteraria e arte varia“Bibbia d’Asfalto”, edito da Matisklo.
Suoi testi compaiono su vari blog letterari, antologie e riviste specializzate, tra cui “Pastiche”, “Versante Ripido” e “Almax Magazine”. Collabora attivamente con “100 Thousand Poets for Change” e con altre associazioni quali “Sicilia.Punto.Poesia” e “Revolutionary Poets Brigade”. Ha partecipato a numerose manifestazioni culturali e vanta molte performance dal vivo.

Matisklo è la parola