Una piccola grande casa editrice, Scritturapura

logo Scritturapura

SILVIA PIO.

INTERVISTA A FRANCESCA FERRUA.

 

Che cos’è Scritturapura?

Scritturapura è una piccola casa editrice indipendente, che ha da poco compiuto i suoi primi dieci anni e pubblica letteratura contemporanea. Nata ad Asti come ditta individuale, è stata rifondata nel 2011 in forma cooperativa da Eva Capirossi, Stefano Delmastro e me, Francesca Ferrua, tre redattori sparsi tra Torino e Mondovì: una scelta nata dalla volontà di condividere fino in fondo un progetto che nasce, prima di tutto, per amore.

Da sinistra, Francesca Ferrua, l’autrice turca Feride Cicekoglu, Eva Capirossi e, in secondo piano, Stefano Delmastro

Da sinistra, Francesca Ferrua, l’autrice turca Feride Cicekoglu, Eva Capirossi e, in secondo piano, Stefano Delmastro

La casa editrice è oggi distribuita in tutta Italia, collabora con fondazioni culturali di molti Paesi europei – Nord Europa in primis – e i suoi autori sono stati ospiti a importanti manifestazioni come il Festivaletteratura di Mantova, Collisioni, Scrittorincittà e il Salone del Libro di Torino.

Che cos’avete in catalogo?

Due le collane principali: Riserva, che come in ogni cantina che si rispetti è dedicata alle eccellenze, ovvero ai classici moderni, e Paprika, più frizzante e peperina, che comprende invece titoli recentissimi, firmati da autori che hanno colpito profondamente la critica internazionale e iniziano a essere pubblicati in molti paesi e in molte lingue.
Come tutte le piccole case editrici, il catalogo, che conta oggi più di sessanta titoli, giunge sui giornali, nelle librerie e, infine, nelle case dei suoi lettori grazie soprattutto all’entusiasmo dimostrato da librai e appassionati. Nonostante la lotta (perché di lotta si tratta) impari con i giganti dell’editoria italiana, Scritturapura è così riuscita nel corso degli anni a instaurare rapporti di fiducia e stima con prestigiosi editori e autori stranieri, e a pubblicare titoli importanti sul panorama letterario internazionale.  

Lo stand al Salone del Libro 2013 con Francesca Ferrua

Lo stand al Salone del Libro 2013

Qual è il progetto editoriale?

Il progetto della casa editrice nasce con l’intento di pubblicare letteratura del XX e del XXI secolo, una letteratura attenta e profonda, che si occupi dell’uomo e della società contemporanea, con le sue contraddizioni e i risvolti che queste portano nell’animo umano, attraverso il punto di vista sempre molto peculiare e personale dei suoi autori.
Tra le ultime uscite non si può non citare Il libro bianco di Rafael Horzon, enfant terrible di Berlino che, con le sue stravaganze e le sue idee al limite tra l’imprenditoriale e il sovrannaturale ha lasciato a bocca aperta il pubblico e la critica tedesca: un invito a reinventare se stessi, forse ancor più oggi in tempo di crisi, intriso di ironia e irriverenza. Quello che “Die Welt” ha definito “un piccolo capolavoro” e “Le Monde” ha riconosciuto come un romanzo “dall’umorismo inimitabile” è la storia vera dell’autore che, con la sua audacia e un pizzico di spirito provocatorio, è riuscito a fondare un’accademia delle scienze inutili, una galleria d’arte immaginaria, un sistema decimale e un esperanto… Se sia follia o genio non ci è dato di sapere, ma quel che è certo è che Horzon ha saputo unire entrambi nella sua irrefrenabile creatività. Vale la pena visitare il sito tedesco del libro:

http://www.dasweissebuch.de/dasweissebuch/8_information.htm

Come la vita di Horzon, Scritturapura è un progetto in costante evoluzione, così come lo sono le persone che collaborano con la casa editrice, portando idee e suggerimenti preziosi. Scritturapura è, diremmo, un progetto aperto: la sua storia, insieme al catalogo completo, la potete vedere su www.scritturapura.it

Sul futuro, chi può dirlo: forse un poco, anzi molto, sta anche a tutti voi.

Bruno Berni, traduttore dal danese, esperto di letteratura nordica e direttore della biblioteca dell’istituto italiano di studi germanici di Roma. Referente della casa editrice per quanto riguarda la letteratura nordica

Bruno Berni, traduttore dal danese, esperto di letteratura nordica e direttore della biblioteca dell’istituto italiano di studi germanici di Roma. Referente della casa editrice per quanto riguarda la letteratura nordica

INVITO ALLA LETTURA … dal catalogo di SCRITTURAPURA

Copertina Non sparate

Partiamo dai classici e dall’ultimo nato di questa collana: Non sparate agli aquiloni di Feride Cicekoglu, pietra miliare della letteratura turca, tradotto da Semsa Gezgin e celebrato anche in un film del regista Tunç Baaran. Siamo in un carcere di Istanbul, negli anni ’80, dopo l’ennesimo colpo di stato: l’autrice, prigioniera politica in quegli periodo, concepisce un romanzo che, attraverso piccoli aneddoti, con ironia e senza sentimentalismi smaschera le ipocrisie e le assurdità di cui l’uomo sa macchiarsi. Sono gli occhi di un bambino, egli stesso in carcere con la madre, a mettere a nudo la bassezza umana, attraverso il suo sguardo che, proprio perché logico e puro, non può comprendere ciò che vive dietro le sbarre (quella libertà negata, che può stare anche al di fuori di un carcere, e dentro, nell’animo umano).

corpo

Un legame particolare della casa editrice è poi quello con l’Olanda, paese che ha dato i natali a Frans Kellendonk e Jan Wolkers. Il primo è l’autore di Corpo mistico, romanzo profondo e tagliente sui rapporti umani e la ricerca d’identità nella società attuale: un padre ossessionato dal profitto; una figlia che si fa mettere incinta per trovare una logica nella sua vita; un fratello di ritorno da New York con in corpo una nuova malattia, l’Aids, che fabbrica Morte per un’eternità. “Un libro che rappresenta un testamento per decifrare i nostri tempi confusi e scomodi”, ha scritto Albdelkader Benali per la quarta di copertina.

olgaJan Wolkers invece, autore prolifico ed eclettico, personaggio stravagante e geniale, è l’autore di Olga la rossa, uno dei massimi romanzi della letteratura olandese contemporanea. Romanzo d’amore e di lotta, di morte e rinascita, è scritto in uno stile crudele e insieme sublime, in cui i contrasti tra la delicatezza e lo squallore, la violenza e la tenerezza danno origine a una scrittura unica e sconvolgente, scioccante a volte nella sua durezza e quasi commovente nella sua fragilità. Da questo romanzo è stato tratto un film che nessun olandese potrà dire di non conoscere.

Nella nostra selezione di titoli del catalogo di Scritturapura, passiamo ora alla seconda collana, Paprika. La paprika è piccante, punzecchia, mordicchia. E così sono i titoli e gli autori ospitati qui.

circo

Prima fra tutte, Gudrun Eva Minervudottir, un nome che pare quasi impronunciabile ma che, se ascoltato, condurrà il lettore “nel Nuovo Mondo del talento letterario che viene dal Nord”, come ha scritto “Vogue”. Nata nel 1976 a Rejkiavik e laureata in filosofia, Gudrun Eva – per gli amici – ha scritto per ragazzi e per adulti e ha da poco ricevuto il più prestigioso premio letterario islandese, l’Icelandic Literary Prize. Oggi tradotta in oltre quindici lingue, nei suoi romanzi sa toccare punti nevralgici della coscienza e della sfera emotiva: una visione acuta dell’animo umano e della sua natura più profondamente ambigua e complessa che, lungi dal diventare sentimentale o morbosa, sa riconoscere il sublime anche nelle parti più cupe. Il primo romanzo è Il circo dell’arte e del dolore, ambientato in un circo sul cui palcoscenico si mette in scena il dolore: dolore fisico e morale, acuito o anestetizzato, che diventa il simbolo della società dell’alienazione, in cui tutto, ma proprio tutto, può diventare spettacolo. Anche la stessa natura umana. Pregno d’ispirazione artistica e di cover_creatore:Layout 2un’originalità unica nel suo genere, gli fa eco il secondo romanzo, Il creatore, “la storia di un moderno Pigmalione, immerso in un mondo claustrofobico, in cui la libertà assoluta coincide con il completo rifiuto di ogni relazione e con la spaventosa ricerca artificiale della bellezza” (“Die Zeit”). E così Sveinn, artista che ha dedicato la sua vita alla creazione della più sensuale bambola gonfiabile che un uomo possa immaginare, dovrà abbandonare il suo concetto distorto di bellezza, figlio del mondo contemporaneo, e riscoprire la bellezza umana attraverso una donna vera e, dunque, imperfetta. Il terzo romanzo infine, Tutto si risveglia con un bacio, in uscita a ottobre, conferma il talento della giovane stella della letteratura islandese: una storia che inizia come un giallo e che si snoda attraverso disegni e appunti ritrovati da un bambino in un baule, unici documenti a testimoniare la verità sulla vita, e sull’animo, della persona scomparsa; una storia i cui personaggi, in equilibrio tra realismo e fantasia, ricordano l’abisso di Dostoevskij.

amore

Tra le firme della collana Paprika, meritano poi una certa attenzione Merete Pryds Helle, penna danese e dir poco insolita e originale, con L’amore ai tempi della pietra, storia di un doppio tutto al femminile ambientata tra gli scavi archeologici in Giordania, in cui i tempi remoti si rispecchiano e allo stesso tempo contrastano con il presente, e Il vento ci porterà di Albert Ostermaier, primo romanzo di uno dei drammaturghi attualmente più famosi in Germania, dedicata all’incredibile, cruenta e misteriosa storia dei Noir Désir.

Infine ricordiamo Il libro bianco di Rafael Horzon, già citato nell’intervista.libro